APPROVATO IL NUOVO PIANO DI CLASSIFICA DEGLI IMMOBILI DEL CONSORZIO
Con l’approvazione da parte della Giunta Regionale nella seduta di martedì 3 ottobre 2017 si è concluso l’iter del nuovo Piano di Classifica degli Immobili del Comprensorio di Bonifica del Veneto Orientale. Tale approvazione ha fatto seguito a quella votata all’unanimità dall’Assemblea consorziale il 22 dicembre 2016.
Il Piano di classifica è uno strumento fondamentale per i consorziati, cioè tutti i proprietari di immobili - sia terreni che fabbricati - che ricadono all’interno del territorio del Consorzio: esso determina i rapporti fra i benefici che i diversi immobili traggono dall’azione del Consorzio e, di conseguenza, quanto ciascuna unità contribuirà a finanziare le attività di gestione e manutenzione delle opere deputate alla difesa idraulica del territorio.
Nel primo periodo di attività dopo la sua costituzione, il Consorzio Veneto Orientale ha operato applicando un Piano di classifica che derivava dagli strumenti dei due consorzi preesistenti, sostanzialmente “affiancando” le classifiche precedenti, differenti per diversi aspetti. Ciò ha comportato che, nello stesso Consorzio, immobili aventi le medesime caratteristiche idrauliche ed economiche fossero chiamati a contribuire in maniera significativamente diversa. Questo fatto rappresentava una anomalia oltre che una rilevante non conformità con la normativa vigente.
Il nuovo Piano, stabilendo in via definitiva criteri omogenei, ha consentito di superare questo limite; è facile intuire che le eventuali variazioni di contributo riscontrate rispetto ai valori degli anni precedenti, sono riconducibili a questa operazione di armonizzazione e non ad un incremento del contributo complessivo chiesto ai consorziati, che è rimasto invariato.
L’applicazione del nuovo Piano di Classifica non ha infatti determinato una variazione delle entrate dell’Ente ma ha stabilito solamente come l’ammontare complessivo della spesa, già definito dal bilancio, debba essere ripartito fra gli immobili di proprietà dei consorziati.
Il Consorzio definisce in fase di bilancio preventivo di quante risorse avrà bisogno l’anno successivo per il funzionamento degli 81 impianti idrovori, che solo di corrente elettrica costano oltre 2 milioni di Euro all’anno, per la necessaria attività di manutenzione e gestione di 2000 km di canali, 500 km di argini e di innumerevoli altri manufatti idraulici da cui di fatto dipende l’esistenza stessa di questo territorio.
Il piano è stato redatto sulla base di direttive che la Regione Veneto ha emesso in materia in seguito alla legge Regionale 12/2009 che ha riordinato il settore della bonifica. Il criterio di fondo è che l’azione del Consorzio conferisce al suolo un incremento di valore. Quanto più sostenuto è tale incremento, rapportato alle azioni che il Consorzio svolge nelle varie parti del territorio, tanto maggiore è il contributo specifico che il proprietario è chiamato a versare al Consorzio. Per fare questo è stato necessario un lavoro di dettagliato studio che ha impegnato la struttura tecnica dell’Ente in analisi morfologiche, idrauliche, catastali ed estimative su un territorio di circa 120.000 ettari.
L’approvazione finale da parte della Giunta Regionale testimonia la qualità del lavoro svolto per arrivare ad uno strumento che permetterà di ripartire il costo di gestione del sistema di opere idrauliche in modo equo, univoco ed omogeneo su tutto il comprensorio.
Come metodologia di lavoro si è ritenuto fondamentale seguire un percorso che fosse ampiamente condiviso sul territorio: in questo senso è stata molto importante l’attività svolta dell’apposita commissione consiliare che ha costantemente seguito i lavori ed ha portato all’approvazione unanime del documento da parte dell’Assemblea del Consorzio.
Inoltre è stata coinvolta l’Assemblea dei Sindaci in un incontro preliminare, al quale hanno fatto seguito altri incontri presso i vari comuni. Questo ha permesso di presentare in Regione un documento solido sia dal punto di vista tecnico che di rappresentatività territoriale, tant’è vero che anche la Terza Commissione consiliare lo ha approvato all’unanimità prima del via libera definitivo da parte della Giunta regionale.
L’applicazione del nuovo Piano ha avuto effetto già dagli avvisi di pagamento del Ruolo 2017.